In nomine Domini

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lunedì 2 dicembre 2013

Rito Occidentale Ortodosso

La Fede della Chiesa Cattolica Ortodossa è universale e trascende le  differenze geografiche e culturali. Il suo culto, d'altro canto, è sempre stato sensibile alle diverse espressioni culturali e linguistiche della Fede in tutto il mondo.
Durante i primi mille anni, prima che la Cristianità facesse esperienza del Grande Scisma tra Oriente ed Occidente, le cinque grandi sedi, o Patriarcati: Roma, Constantinopoli, Alessandria, Antiochia e  Gerusalemme mantenevano in comune la Fede Cristiana Ortodossa ma utilizzavano differenti liturgie eucaristiche per esprimere quella medesima Fede. Quando la Chiesa di Roma ruppe con la Cristianità Ortodossa, prese con sé le antiche liturgie dell'Occidente precedentemente Cristiano Ortodosso.
Prima di quel tempo, non ci sarebbe stata difficoltà nel dichiarare che il Rito Occidentale dell'Ortodossia era semplicemente la liturgia così come era usata dai Cristiani Ortodossi in Occidente. Col passare degli anni, comunque, la liturgia di Rito Occidentale erroneamente giunse ad essere identificata con gli errori teologici della Chiesa Occidentale, mentre la Liturgia di S. Giovanni Crisostomo in modo crescente giunse ad essere vista come l'unica e definitiva forma del culto eucaristico Cristiano Ortodosso.
Ciò ebbe l'nfelice effetto di far dimenticare,  ed anche di negare, le ricchezze di un millennio di storia occidentale ortodossa, testimonianza e spiritualità così come si può vedere nelle vite di S. Patrizio, S.   Beda, S. Agostino di Canterbury, S. Benedetto, S. Vincenzo di Lerins, S. Gregorio il Grande e di molti altri ancora.
Secoli trascorsero prima che fosse possibile restaurare il Rito Occidentale al suo proprio ruolo di antica espressione spirituale, culturale e liturgica della Chiesa Ortodossa in Occidente. Essendo occorsa in Europa nel XIX secolo, la restaurazione del rito non prese piede nel Nord America fino al volgere del XX secolo, quando il suddetto Rito fu approvato per l'uso  negli USA dal S. Sinodo della Chiesa Ortodossa Russa.
Successivamente fu il Metropolita ANTONIO (Bashir) che, agendo secondo una direttiva di S.B. ALESSANDRO III, Patriarca di Antiochia, autorizzò nel 1961 l'uso del Rito Occidentale anche nell'ambito dell'Archidiocesi Cristiana Ortodossa Antiochena del Nord America.